«Havere a la giustitia sodisfatto»
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«Havere a la giustitia sodisfatto»

Tragedie giudiziarie di Giovan Battista Giraldi Cinzio nel ventennio conciliare

Fabio Bertini

  • Fabio Bertini
Cartaceo

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  • ISBN: 978-88-6032-065-0
  • Formato: 16x24
  • Pagine: 352
  • Prezzo: € 18,00
  • Condizioni accesso: A pagamento
Questo volume è nato con l'intento di porre in rilievo gli stretti legami che sussistono fra drammaturgia e giure nell'opera del Giraldi. Tenendo conto della funzione didattico-pedagogica per tradizione demandata alla tragedia, in un'epoca in cui non vigeva la moderna suddivisione del sapere, il teatro del Cinzio rivolge a un pubblico in grado di comprenderne il significato conoscenze giuridiche dottrinarie e metodiche. Perfettamente in sintonia con la macchina conciliare, Selene affronta il delicato tema dell'adulterio oggetto, assieme al divorzio, di un'intera sessione tridentina. Un reato che fornisce ancora in Arrenopia il pretesto per allestire una grande kermesse cavalleresca con ampie riflessioni sul duello, strumento ormai non più tollerabile per l'accertamento di un diritto violato o anche soltanto per l'ostentazione di spavalde virtù guerresche nella incruenta coreografia dei tornei. Con il dramma dello stupro e, sub specie pubblicistica, con un caso di abuso di potere, Epizia chiude un percorso in cui è valorizzato il diritto nella sua finalità di dare sicurezza ai rapporti sociali e preservare la regolarità della loro gestione.
Parole chiave
  • teatro
  • cinquecento
  • tragedie