"Aldo Palazzeschi tra immagini e ricordi salentini"

Si è tenuto a Lecce, il 6 ottobre, un seminario sul rapporto di Aldo Palazzeschi con il Salento.

Aldo Palazzeschi tra Toscana e Salento. Archivi, carteggi, premi letterari: questo il titolo di un seminario organizzato dal Corso di Laurea in Lettere dell’Università del Salento, giovedì 6 ottobre, nell’aula 7 della sede del Buon Pastore e aperto al pubblico.
Presenti allevento gli autori di due recenti, importanti contributi dedicati allo scrittore toscano: Gino Tellini, emerito di Letteratura italiana presso l’Università di Firenze e autore di una poderosa monografia, Palazzeschi (Salerno Editrice) e Anna Grazia D’Oria, direttrice della rivista “l’immaginazione” e curatrice del Carteggio 1949-1970 di Aldo Palazzeschi e Mario Picchi (Edizioni di Storia e Letteratura e Università di Firenze). 

rapporti di Palazzeschi con il Salento risalgono al 1952, quando lo scrittore fu nella Giuria del Premio Taranto, presieduta da Giuseppe Ungaretti. Varie foto nella stampa dell’epoca ritraggono Palazzeschi in barca e in un capanno nella città pugliese, da solo e con altri giurati. Marise Ferro, su “Milano Sera”, così ne scriveva: “Palazzeschi, sprofondato fra uno stuolo di giovanissime e giovanissimi, con un cappello a larga falda, sembra un re. Un re felice”.

I lavori del seminario, dopo i saluti del Rettore prof. Fabio Pollice, sono stati coordinati dal prof. Marcello Aprile, Vicedirettore vicario del Dipartimento di Studi Umanistici, che ha portato un saluto istituzionale ai presenti. A seguire un intervento del prof. Simone Magherini, ordinario di Letteratura Italiana nell’Università di Firenze e Direttore del Centro Studi Aldo Palazzeschi, che ha parlato di Carte e Carteggi palazzeschiani. Si è proseguito con il prof. Antonio Lucio Giannone, già ordinario di Letteratura Italiana moderna e contemporanea nell’Università del Salento e con la prof.ssa Beatrice Stasi, ordinaria di Critica letteraria e letterature comparate e Presidente del Corso di Laurea in Lettere, con un dialogo con i due autori, Gino Tellini e Anna Grazia D’Oria.


Articolo tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno" - giovedì 6 ottobre 2022